Nessuna misura di sospensione per il concorso infermieri. Nella giornata di ieri, mercoledì, il TAR si è pronunciato in merito al ricorso presentato contro le procedure del concorso per l’assunzione di infermieri nelle aziende sanitarie del Piemonte, non ordinando alcuna sospensione.
Le assunzioni già disposte non sono a rischio e non lo sono neanche quelle che dovranno avvenire nelle prossime settimane.
Sin dai primi momenti, il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento degli Ordini del Piemonte Ivan Bufalo aveva invitato a evitare proclami allarmistici.
«Non è certo la prima volta che coloro che non hanno superato una prova concorsuale promuovono un ricorso nel tentativo di invalidarne l’efficacia - aveva sottolineato il Presidente - Capita ovunque in quasi ogni occasione ma solo in rari casi e in presenza di reali e gravi violazioni procedurali questi ricorsi hanno un reale effetto sulle graduatorie».
Interpellato questa mattina dopo l’annuncio della decisione del TAR, ha ribadito: «Siamo tutti molto soddisfatti della notizia dello scampato pericolo, anche se un po’ ce lo aspettavamo».
Bufalo ha poi specificato: «Quello che ci è dispiaciuto è stato notare come alcuni abbiano dato la sensazione di fare il tifo affinché il concorso venisse annullato e di conseguenza il sistema sanitario regionale venisse messo in ginocchio, per poi avere un pretesto per attaccare l’avversario di turno».
Continua Bufalo: «Quando si parla della tenuta del Sistema Sanitario, della capacità di garantire cure sicure e di qualità a chi ne ha necessità e del futuro lavorativo di tanti giovani infermiere e infermieri, non si possono fare speculazioni».
A prescindere dalle legittime divergenze politiche esistenti, ha proseguito il Presidente, di fronte a certi pericoli, tutte le parti in causa dovrebbero saper fare fronte comune e agire con grande senso di responsabilità, «nell’interesse generale del diritto alla tutela della salute dell’individuo e della collettività».
Le valutazioni del TAR sulle specifiche del ricorso sono rinviate all’autunno. Nel frattempo bisogna correre per coprire le carenze esistenti. I primi 200 infermieri da assumere rappresentano appena un tampone all’emergenza. Le intere graduatorie vanno esaurite in tempi rapidissimi.